Il sonno del bambino è un argomento che preoccupa molti genitori. Spesso ci si trova di fronte a consigli e suggerimenti contrastanti, che possono generare confusione. Per aiutarti a fare chiarezza, con questo articolo cercherò di sfatare alcuni dei più comuni falsi miti sul sonno del bambino.

8 falsi miti sul sonno del bambino

Ecco alcuni punti che sfatano i falsi miti sul sonno del bambino:

  1. “I bambini devono dormire tutta la notte”: È normale che i neonati e i bambini piccoli si sveglino durante la notte. Il loro ciclo del sonno è più breve rispetto agli adulti, e spesso si svegliano per fame, per essere rassicurati o per altri bisogni. In sintesi i risvegli dei bambini sono fisiologici. È comunque possibile aiutare i bambini nel trovare la loro naturale capacità di riaddormentamento grazie al metodo ReSleeping® della Consulente del sonno e Puericuiltrice Gabriella Dellisanti.
  2. “I bambini dormono meglio se sono più stanchi”: In realtà, un bambino troppo stanco può avere più difficoltà ad addormentarsi e potrebbe svegliarsi più spesso durante la notte. Un’adeguata routine del sonno e orari regolari sono essenziali per migliorare il sonno del bambino.
  3. “Lasciare piangere il bambino lo aiuta a dormire meglio”: Il metodo del “cry it out”, che prevede di lasciare piangere il bambino fino a che non si addormenta, è un metodo che non condivido affatto. Questo approccio può generare stress sia nel bambino che nei genitori. È importante trovare una soluzione che funzioni per la tua famiglia, rispettando le esigenze emotive del bambino, soprattutto utilizzando un metodo dolce e senza lacrime.
  4. “Il bambino dorme meglio al buio totale”: Se è vero che il buio aiuta a produrre melatonina, l’ormone del sonno, è altrettanto vero che alcuni bambini si sentono più sicuri con una luce notturna. Consiglio sempre di non generalizzare e di valutare ogni singolo bambino per il suo temperamento. Per i bambini che non amano il buio assoluto consiglio una luce antibuio di colore rosso. È importante trovare il giusto equilibrio che renda il bambino più tranquillo.
  5. “Un bambino che non dorme abbastanza crescerà meno”: Sebbene il sonno sia importante per lo sviluppo, ogni bambino ha esigenze di sonno diverse. L’attenzione dovrebbe essere posta sulla qualità del sonno e sul benessere generale, non solo sulla quantità.
  6. “I bambini devono dormire nel loro letto fin da subito”: Non esiste un’unica soluzione valida per tutti. Alcuni bambini si adattano meglio nel loro lettino da subito, mentre altri potrebbero avere bisogno di tempo e transizioni graduali. Prima di fare questo passaggio assicurati di aver comunicato bene con il tuo bambino e di essere certa che sia questo il momento giusto.
  7. “I bambini non hanno bisogno di routine del sonno”: Le routine aiutano a creare un ambiente prevedibile e rassicurante, facilitando l’addormentamento. Grazie alla routine il bambino sa già cosa avviene dopo ogni azione routinaria. Il mio consiglio è di impostare sia una routine giornaliera che una routine per la nanna. Anche i bambini più piccoli beneficiano di una sequenza ripetitiva di azioni prima di andare a letto.
  8. “I bambini che dormono durante il giorno non dormiranno di notte”: I sonnellini diurni sono importanti per il benessere del bambino e non necessariamente interferiscono con il sonno notturno. Le ore di sonno diurno dipendono essenzialmente dall’età del bambino. Anche in questo caso non bisogna generalizzare ed è necessario sempre contestualizzare e ricordarsi che ogni bambino è diverso con un temperamento differente. Un bambino ben riposato durante il giorno potrebbe dormire meglio di notte.

Conclusione

Sfatare questi falsi miti sul sonno del bambino può aiutarti a gestire meglio il sonno del tuo cucciolo. Ogni bambino è unico e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Ecco perché è importante osservare il proprio bambino e adattare le abitudini di sonno alle sue esigenze specifiche, nonché a quelle della famiglia.

Se hai dubbi o preoccupazioni riguardo al sonno del tuo bambino, considera di consultare un pediatra o una consulente del sonno infantile per ricevere una consulenza personalizzata.