TORNA L’ORA SOLARE
Il termine ora solare poco si addice alla realtà, perché il risultato di questo cambiamento è la riduzione delle ore di luce e il sole lascia lo spazio al buio. Le giornate si accorciano e l’ora legale tornerà solo alla fine marzo. Pertanto, fino a quel momento sarà piacevole godersi il il caldo della casa e l’ambiente familiare. Spostare le lancette indietro di un’ora dovrebbe servire ad avvantaggiarci, regalandoci un’ora di sonno in più. In realtà nei giorni successivi l’ora solare cambierà le nostre abitudini con ripercussioni sul nostro umore, sulla stanchezza generale e sul nostro stato psicofisico.
CHI HA INVENTATO L’ORA LEGALE?
L’idea di cambiare l’ora solare e di inserire l’ora legale aveva il fine di creare un progetto economico per ridurre il costo energetico. Questo obiettivo aveva portato l’inventore del parafulmine Benjamin Franklin, già nel 1784, a porre una modifica sull’orario convenzionale. Tale soluzione venne attuata per la prima volta solo nel 1916 in Inghilterra e poi in Italia. Ancora oggi, ogni anno, viene applicato il ripristino dell’ora solare, spostando le lancette indietro di un’ora, non solo per un risparmio sulla bolletta ma anche per ridurre l’inquinamento ambientale.
L’EFFETTO DEL CAMBIO ORA SUI BAMBINI
Portare le lancette indietro di un’ora, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 Ottobre 2016, provocherà uno scompenso non solo sugli adulti ma anche nelle abitudini dei bambini, influenzando il ciclo sonno-veglia. Questo piccolo cambiamento, dello spostare le lancette indietro di un’ora, non è assolutamente una cosa da sottovalutare per tutti i genitori che hanno bambini piccoli e desiderano mantenere quell’equilibrio e quel ritmo abituale di sonno e pasti che fino a quel momento si era raggiunto. A questo punto tutta la famiglia risentirà di questo cambiamento dovuto al fatto che i bambini, non avendo come riferimento la sveglia, ma solo il loro orologio biologico, tenderanno a svegliarsi un’ora in anticipo rispetto alle vostre lancette. Pertanto tutti i bambini che sono soliti svegliarsi tra le 7 e le 8 del mattino, si sveglieranno con l’ora solare tra le 6 e le 7. Come primo giorno potrebbe essere anche gestibile da voi genitori, ma di certo non è da lasciare al caso una soluzione. Quello che posso suggerirvi è di riuscire a ricreare l’equilibrio cominciando già da qualche giorno prima, quindi già da domani, a posticipare l’ora della cena di almeno 30 minuti ad esempio dalle 19.30 alle 20.00. Questo potrebbe già essere un inizio di adeguamento al cambiamento delle lancette indietro di un’ora. Per far si che il bimbo possa cenare con mezz’ora di ritardo rispetto alle sue abitudini dobbiamo però inserire un piccolo spuntino tra le 17 e le 18 in modo da evitare che lo stimolo della fame arrivi puntuale. Di conseguenza anche la messa a letto sarà spostata di 30 minuti, fino ad arrivare, se si riesce, all’ora piena per colmare il gap. In questo modo ci troveremo alla soglia del giorno in cui muoveremo le lancette indietro di un’ora con un comportamento che si sta già modificando, risentendo tutti un po’ meno della variazione.