Il motivo principale ed il perché i bambini fanno i capricci dipende dalla loro immaturità cerebrale. Il cervello del neonato si sviluppa dopo la nascita. Il suo cervello ha pochissime connessioni neurali, che si creano durante tutto il primo anno di vita. Spesso non riuscendo a contenere i comportamenti del bambino, agiamo in modo inconsapevole. Facciamo tanti tentativi, senza sapere cosa fare di preciso, per aiutare il bambino a cambiare il comportamento. Prima di capire cosa fare, per arginare la situazione, dobbiamo comprendere perché succede.
La reazione dei genitori ai capricci
I genitori, si arrabbiano, perdono il controllo, magari cercano di essere pazienti e permissivi per tutta la giornata, ma alla fine esplodono, reazione del tutto naturale. Per evitare i capricci concedono e cercano compromessi, ma verso le ore serali la calma viene a mancare. Se riuscite a comprendere, cosa succede nel cervello del vostro bambino, non ha più senso dare un giudizio, ma possiamo fermarci a riflettere su come aiutare il bambino, in preda a questi stati emotivi. Spesso le reazioni dei bambini vengono interpretate come furbizia, sfida, maleducazione ma a pochi anni di vita, tutto questo non è sempre così. Alcuni capricci si verificano quando li vestiamo, quando li leghiamo sul seggiolino, durante la pappa. Avvengono in momenti casuali della giornata, dove facciamo solo delle azioni normali, quotidiane, come farli mangiare, lavarli,vestirli ecc. L’emozioni dei bambini, sono come degli uragani, arrivano all’improvviso e sono devastanti, sia per chi le vive, che per chi le subisce.
I capricci sono utili per la crescita e lo sviluppo del bambino
I genitori si sentono impotenti, frustrati, delusi perché pensano di avere fatto tutto. Sono pronti a fare qualunque cosa purché, il loro bambino, non pianga e strilli. I capricci fanno parte dello sviluppo cognitivo del bambino. E’ come vedere un temporale, senza lampi e senza tuoni. I capricci sono molto importanti nella crescita del bambino, perché lo aiutano a sviluppare una parte del cervello, che attiva il sistema di autocontrollo. Se un bambino non fa mai i capricci dobbiamo metterci in attenzione. Potrebbe essere il caso in cui il bambino, pur di evitare una reazione da parte dei genitori, diventa di conseguenza troppo assertivo, per compiacere i genitori ed evitare scatti d’ira.
Come fare a superare serenamente un capriccio
- Dobbiamo prevenire il capriccio preparandoci alla reazione, con pazienza;
- Non mettiamoci a tu per tu con il bambino, non puniamo, non alziamo la voce o le mani;
- Manteniamo il controllo per comprendere tutto quello che sta accadendo al nostro bambino, come dei semplici osservatori.
- Distinguiamo il capriccio: dall’attacco di rabbia per un no, oppure quando il bambino vuole decidere, vuole “dettare legge” ad ogni costo.
In caso di un’attacco di rabbia dovete, tranquillizzarlo, capirlo e poi distrarlo. In questo caso il cervello funziona in modo istintivo e per aiutarlo dobbiamo portarlo ad attivare il cervello superiore e a sviluppare l’autocontrollo. Invece nel secondo caso, il cervello crea un comportamento ostinato di ribellione. Questo è il tipico capriccio per ottenere qualsiasi cosa. In questo caso, bisogna togliere le attenzioni e poi allontanare il bambino per fargli comprendere che, attraverso questo comportamento, non otterrà nulla.
I consigli che vi ho descritto sono generici pertanto vanno adattati alle situazioni e alle circostanze in cui il bambino vive e vanno personalizzati tenendo conto della storia della famiglia e del bambino.