Sindrome del bambino scosso

Non tutti sanno che, alcune azioni fatte nei confronti dei bambini, magari in modo inconsapevole, involontario, possono avere delle conseguenze e causare dei danni permanenti. Sto scrivendo non per spaventarvi ma per informarvi su qualcosa di cui si parla poco: la sindrome del bambino scosso.  Le statistiche, negli ultimi anni, sopratutto negli Stati Uniti, dicono sia  la prima causa di morte nei bambini al di sotto dei 5 mesi. Ecco perchè ho deciso di approfondire l’argomento.

Sto parlando dell’ SBS detta anche sindrome del bambino scosso.

Chi colpisce

La sindrome del bambino scosso colpisce solitamente i neonati. I neo genitori, già dai primi giorni di vita del bambino, vengono messi a dura prova. Attraversano notti insonni e una cura che dura 24 ore su 24. I momenti di sconforto possono essere tanti e differenti, ma si manifestano spesso con l’incapacità di riuscire a calmare il pianto del neonato. I pianti disperati, possono verificarsi durante una colica o un malessere momentaneo, oppure per eccessiva stanchezza, o difficoltà di addormentamento. Tutto questo, genera nei genitori un istinto di calmare il bambino attraverso il movimento. Muovendolo inizialmente lentamente e poi scuotendo al fine di tranquillizzarlo istantaneamente. Se questo movimento non è sufficiente a calmarlo si rischia di perdere il controllo ed aumentare l’intensità o in braccio o nella culla  con l’obiettivo di farlo smettere di piangere.

sindrome-del-bambino-scossoCosa causa il forte movimento 

Quando il bambino viene scosso, con forza, la testa del bambino comincia ad oscillare e a ruotare in modo incontrollato o a spostarsi da destra a sinistra. Tutto questo accade perché: i muscoli del collo del bambino, non essendo ben sviluppati, non riescono a sostenere la testa. Questo movimento all’interno del cervello del bambino, può causare la rottura dei vasi sanguigni e dei nervi e strappare il tessuto cerebrale causando danni permanenti.I danni possono essere: dei ritardi nello sviluppo, eventuale sordità, cecità, paralisi e anche morte.

Come evitare la causa

La causa principale della sindrome del bambino scosso non è genetica ma è “umana”. Chi si prende cura del neonato, siano i genitori in prima persona o persone esterne o interne alla famiglia, devono dichiarare in modo sincero il proprio stato emotivo. Spesso per paura di essere giudicati incapaci, inadatti, vengono omesse verità quali sensazione di stanchezza, sensazione di oppressione, mancanza di una vita propria. Tutto questo crea uno stress prolungato e intensificato dalla mancanza di sonno per lunghi periodi. Per evitare ciò, sarebbe necessario avere un sostegno emotivo e fisico. Io consiglio ai genitori di alternarsi la notte e di non lasciare mai la neo-mamma da sola per diversi giorni e sopratutto di notte. Un consiglio per chi si occupa del bambino, in caso di situazioni difficili: per prima cosa prendere ossigeno uscendo sul balcone per un minuto oppure portare il bimbo fuori in un marsupio o in una fascia e fare una breve passeggiata.

Il movimento consentito

Fate fare al vostro bebè del movimento sano: come delle lunghe passeggiate, con il passeggino, evitando di fare dei percorsi accidentati o muovere il passeggino avanti e indietro o a destra e sinistra, in modo agitato. Se il bambino piange prendetelo in braccio e cercate di rassicurarlo ma non fatevi prendere dal panico. I bambini si divertono moltissimo e ridono di gusto quando i papà li fanno fanno volare per aria, o le mamme li fanno dondolare  sulle gambe con questa fantastica canzoncina…Hoppy, Hoppy, cavalluccio… Serenamente prendete consapevolezza e godetevi il vostro bambino, tutto ciò che accade è solo un momento e poi passa.

consulente del sonno

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